Il primo articolo di questo blog lo dedico a un atto di orgoglio e ai dovuti ringraziamenti che ne conseguono.

Nei momenti difficili – e questi ultimi anni lo sono stati molto, ogni giorno di più, a dire il vero – fa bene guardare ai propri conseguimenti e darsi una pacca sulla spalla.

Perciò, oggi, mi dico brava. Perché, con grande fatica, studiando continuamente, facendo il genitore a tempo pieno, affrontando difficoltà su svariati fronti, sono riuscita a trasformare quella congerie di interessi, qualità e passioni che possiedo nella mia professione. 

Ringrazio chi ha creduto in me, ancora prima che fossi in grado di farlo io. Da lì è venuta la spinta al cambiamento. Un salto nel buio che dura ancora e di cui non mi pentirò mai.

Ringrazio le persone con cui ho lavorato e lavoro. Quello che ho imparato in questi anni lo devo anche agli stimoli che mi sono venuti da loro.

Ringrazio i miei figli, che mi hanno fatto conoscere l’amore senza condizioni e quella forza interiore di madre che è stata per me un’immensa risorsa.

Ringrazio i miei genitori per i valori che mi hanno trasmesso e per il loro sostegno. E mia sorella, che c’è.

Ringrazio i miei amici, vicini e lontani, vecchi e nuovi, e i compagni di viaggio, con cui, per poco o per molto, ho camminato fianco a fianco. Vi tengo tutti nel mio cuore.

Infine, ringrazio anche chi mi ha reso le cose molto difficili. Perché ora so con certezza non solo su chi posso contare, ma soprattutto che posso essere risoluta, tenace, resistente, scaltra, resiliente e, per necessaria difesa, anche dannatamente feroce.